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Idropitture per la casa: guida alla scelta

idropitture

Prima di parlare di idropittura, cerchiamo di fare chiarezza sul significato reale di pittura. La pittura è la finitura di una lavorazione domestica, solitamente su una parete o un soffitto. È quel momento della ristrutturazione in cui la nostra abitazione finalmente comincia a prendere forma e ad avere quel calore e quelle caratteristiche che ci faranno dire, finalmente, “sono a casa”.

Generalmente, la pittura si compone di tre elementi miscelati tra loro: un legante, un pigmento e un diluente. Esistono in commercio due tipologie di pittura: la tempera, più economica ma anche meno efficace, e l’idropittura, che utilizza come diluente l’acqua. 

Idropittura: composizione e vantaggi

L’idropittura si miscela quindi con acqua, solitamente in percentuale che va dal 20 al 40%: ciò che resta è il legante, solitamente una resina acrilica opaca, e il pigmento, che darà poi il colore alla pittura stessa. Le idropitture sono altamente coprenti e performanti, garantiscono un lavoro pulito e preciso e sono, soprattutto, lavabili e traspiranti. Essendo un prodotto a base di acqua, tende a deteriorarsi nel tempo. Quando il colore cambierà aspetto o noterete la presenza di cattivo odore nel recipiente, sarà il momento di buttarla via. 

I vantaggi delle idropitture sono numerosi: 

  • può essere traspirante, riducendo la possibilità di far soffocare la parete o il soffitto; 
  • è lavabile, quindi può essere smacchiata con una spazzola o un panno umido; 
  • può essere sanificante, se come additivo si aggiunge una sostanza antibatterica a lento rilascio, perfetto per ambienti come scuole oppure ospedali; 
  • può essere antimuffa e quindi ridurre sensibilmente il rischio di formazioni di muffe sulle pareti; 
  • in certi casi, un’idropittura può essere anche isolante termico e anticondensa. 

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